Masiero è una tenuta a conduzione familiare sulla collina più alta di Trissino, Vicenza, ai piedi delle piccoli Dolomiti. Un terreno vocato alla viticoltura dove si alternano zone calcaree ad aree vulcaniche, vecchi vigneti a pergola ad impianti più giovani e moderni. La biodinamica è la filosofia che guida tutte le scelte aziendali. In vigna tutto è volto alla ricerca del massimo equilibrio e alla preservazione della sostanza organica nel terreno, evitando ogni possibile intervento chimico che possa alterare le peculiarità del microclima o distruggere la vitalità del terreno.

In cantina, i principi rimangono esattamente gli stessi. Evitiamo qualsiasi processo che possa alterare l’integrità del frutto e seguiamo il mosto nel suo naturale e delicato processo di trasformazione in vino senza l’ausilio di lieviti selezionati, starter, zolfo o controllo della temperatura. I vini riflettono la loro annata, ogni anno diversa e irripetibile.

Il primo vino è stato Verdugo, un vino prodotto in onore del padre di Gianfranco con un vecchio vigneto di Merlot. Un vino profondo e potente. Poi nel 2014 è iniziato il recupero dei vecchi vigneti vicini, aumentando notevolmente la produzione grazie alle parcelle di Garganega, Tai Rosso, Pinot Nero e Pinot Grigio. La rinascita di questi appezzamenti ha dato vita a vini oggi molto apprezzati come “Moki”, un Pinot Grigio pèt nat vinificato a contatto con le bucce e “Lazaro”, una garganega macerata sulle bucce in un contenitore di marmo fino a San Martino, l’11 novembre. Ogni nuova annata dei vini di Giulia e Gianfranco è un’eccellente fotografia dell’enorme potenziale di questa zona.

Produzione vino